Cos’è lo Smart Working?

Smart Working

Cos’è lo Smart Working?

In risposta a questa domanda è possibile trovare le più varie ideologie, molto simili tra loro, ma pur sempre diverse che in alcuni casi può creare confusione nelle persone.
C’è una definizione calzante che incontra ogni ideologia: dinamicità e flessibilità, sia nei processi che nella mentalità culturale nel mondo del lavoro. Un ampio spettro nella metodologia che sensibilizza le aziende verso le persone.

La definizione Smart Working raccoglie sotto lo stesso tetto altre definizioni come il remoteworking, home working, telelavoro.

Lo Smast Working è concretamente un progresso culturale di change management, che impatta inizialmente ai vertici direzionali per poi, a cascata, toccare ogni membro parte dell’organizzazione. Un cambio culturale che disegna un nuovo modello nella gestione delle imprese, ancora oggi radicata a metodologie teyloriste del 1911 (organizzazione scentifica del lavoro, pubblicata da Frederick Taylor).

Un’organizzazione che adotta pienamente un modello di lavoro dinamico come lo smart working viene definita una “open mind organization”. Nell’adozione le aziende iniziano un vero e proprio percorso attivo su più binari: miglioramento dei processi, gerarchie e ruoli, culturale (la più importante), spazi e luoghi.
Per avere un’idea più chiara sul cambiamento culturale condivido una citazione di Richard Branson, fondatore del Gruppo Virgin.

“In futuro i dipendenti decideranno quando hanno voglia di prendersi qualche ora, un giorno, una settimana o un mese di ferie, con la sola consapevolezza che lo faranno quando la loro assenza non danneggerà né il lavoro, né la loro carriera.“


Anche se le parole di Branson possono sembrare difficile da applicare, soprattutto nel breve tempo, senz’altro hanno una visione lungimirante, ma soprattutto, ascoltando meglio, racchiude l’obiettivo e la soluzione per rendere efficiente l’adozione dello smart working nelle aziende: responsabilizzando i lavoratori rendendoli più consapevoli.

Da maggio 2017, dopo l’applicazione di altri paesi europei, lo smart working è arrivato ufficialmente inItalia con la normativa legge n.81 del 22 maggio 2017, con la definizione Lavoro Agile.
Una delle particolarità della “nuova” legge sul Lavoro Agile (decreto d’emergenza del 1 marzo 2020) è senz’altro l’assenza del ruolo delle contrattazione collettiva. Lo smart working può essere applicato dall’azienda senza obbligo diaccordo con il lavoratore e, tale scelta, almeno in alcune fatti specie, non sembra essere quella preferibile. Le organizzazioni, a tutela del lavoratore e l’azienda, preferiscono passare da accordi sindacali e/o individuali con i lavoratori.

Le previsioni di crescita delle aziende che, parzialmente o integralmente, adotteranno lo smart working è notevolmente in crescita. Una crescita spinta da più fattori: l’esigenza di migliorare la produttività, l’evoluzione tecnologica ed il cambio generazione, sempre più vicino a una cultura digitale. 

Lo Smart Working e la Digital Trasfomation saranno i pilastri importanti sul quale investire perdare il futuro alle imprese. A noi la scelta di far parte o no di questo progresso.


Vuoi conoscere meglio lo smart working e come implementarlo? Partecipa a una delle prossime tappe dello Smart Working Day. 

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